Gazzuolo, borgo a 20 Km da Mantova, sorge sulla sponda destra del fiume Oglio e fa parte dell’Unione dei comuni Lombarda Terre d’Oglio. Gli abitanti, poco più di 2.000, si dividono tra le varie frazioni delle quali la più prolifica è Belforte. La frazione fu un luogo fortificato sin dal primo medioevo e per alcuni secoli borgo franco, ma le pestilenze del XIV secolo ridussero a tal punto la popolazione da accettare l’unione con Gazzuolo.
Nel mantovano i Gonzaga hanno lasciato il segno del loro governo modificando l’assetto delle città che sceglievano di abitare ed inserendo caratteristiche che si ritrovano anche a Gazzuolo, piccola capitale gonzaghesca realizzata da un ramo cadetto. I lunghi portici di Via Roma sono un trait d’union ideale tra quelli che la famiglia Gonzaga considerava i segni del potere per antonomasia: un castello-roccaforte come residenza signorile, oggi purtroppo distrutto, la Chiesa di San Rocco e un mausoleo che aveva il compito di preservare la memoria dei regnanti e legittimare il potere dei discendenti, l’Oratorio di San Pietro.
Nel 1565 la Signoria di Gazzuolo, diventato poi Marchesato, nella sua piccola corte ospitava letterati ed artisti tra i più rinomati del tempo, quali Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Matteo Bandello, Baldassarre Castiglione, Muzzarelli, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l’Antico (nato a Bozzolo e vissuto a Gazzuolo) ed altri.
Negli anni sessanta Gazzuolo ha conosciuto una forte emigrazione, ma negli ultimi anni ha finalmente trovato un equilibrio, grazie ad un incremento del commercio, soprattutto a Belforte. Da visitare: Casa Bergamaschi Ex Gonzaga, Chiesa di San Bartolomeo, i già citati Portici Gonzagheschi, il teatro Giacometti, il teatro Valle Turchino, i Giardini pubblici e la “Preda pescadura”, il Palazzo Stanga Offredi e la chiesa di S. Maria Nascente.
Altro tratto distintivo di Gazzuolo è il legame con l’acqua. Il paese è infatti percorso dal fiume Oglio, da cui probabilmente deriva il nome (Vadiolum o Vadolium significa piccolo guado o guado dell’Oglio). Importanti interventi di ingegneria idraulica per regolamentare e governare l’acqua sono stati portati avanti dall’ing. Gasparetti con la chiavica che ancora porta il suo nome. La popolosa frazione di Belforte, poi, deve all’acqua ed al fatto che fiancheggiava una zona paludosa e piena di acquitrini il suo appellativo di “paes di raner” (paese di pescatori di rane). In questo habitat amato dalle rane, infatti, è nata la tradizione culinaria delle “rane alla belfortese”, celebrata ogni anno dalla festa dedicata nel mese di luglio. Il territorio, confinante con altre province e regioni, ne ha subito in parte gli influssi, ma sostanzialmente le specialità culinarie confermano la tradizione mantovana.
Tali particolarità culinarie sono state inoltre citate più volte anche dal fondatore dell’Accademia Italiana della Cucina, il Conte Nuvoletti, nei suoi numerosi scritti. Proprio per questo dal 14 al 17 luglio 2023 si terrà la “Festa d’la rana e dal stracot d’asan”, organizzata dal locale “Circolo La Torre”, che durante la manifestazione proporrà tre piatti tipici, di recente certificati De.C.O., ovvero “Stracotto d’Asino alla Belfortese”, “Frittata con le Rane alla Belfortese” e “Risotto alla Belfortese”, assieme ad altre specialità tutte da gustare quali: il pesce gatto fritto, le mezze maniche con lo stracotto, la spalla cotta di San Secondo calda, la Mostarda Cremonese & Grana Padano, la torta Sbrisolona e pasticceria di qualità.
Altre manifestazioni che si tengono sul territorio e di particolare rilievo sono:
- dal 4 al 6 agosto 2023 la Fiera di Santa Carità, in Via Roma a Gazzuolo (MN)
- dal 18 al 21 agosto 2023 la 20° Festa gnocco fritto e birra (Fiera di San Bartolomeo), in Piazza Risorgimento nella Frazione Belforte a Gazzuolo (MN)